MARTEDÌ 9 MARZO
9.00 - 10.30
Conferenza in streaming
Chi controlla la logistica italiana e perché dovrebbe interessare all’industria (e alla politica)
Una nazione trasformatrice, che importa materie prime e semilavorati ed esporta prodotti finiti, dovrebbe avere ben chiaro la criticità del controllo delle proprie linee di collegamento. L’Italia sembra fare eccezione a tutti i livelli delle sue istituzioni e della sua economia.
Spesso si accusano gli Stati europei, con la parziale eccezione di Gran Bretagna e Francia, di economicismo, ossia dell’illusione che tutto possa ridursi ad economia e che tutto si possa comprare. L’Italia rappresenta un caso ancora più particolare, che si potrebbe definire economicismo solipsistico, che la porta a pensare che il mondo finisca ai propri confini e che le merci che arrivano e che partono lo facciano per volere superiore, al massimo tramite degli “operai” specializzati che se ne occupano ma che è indifferente chi siano e a chi rispondano. Un fatto emblematico è la preponderanza assoluta delle modalità di spedizione franco fabbrica delle imprese italiane rispetto al franco destino. Il risultato di tutto questo è che una percentuale altissima del commercio internazionale italiano è gestito da imprese a controllo estero, per cui l’Italia è certo un buon mercato ma le cui modalità di servizio sono nella loro disponibilità decisionale. Con conseguenze non sempre (quasi mai) favorevoli alla nazione e alla sua economia.
MAIN TOPICS
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Economicismo: da virtù comoda a vizio letale
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Evoluzione della presenza di capitale italiano nella logistica, nelle spedizioni e nei trasporti italiani, all’esportazione e all’interno
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Altro che dazi: il ritorno dei tributi di passaggio, reali e virtuali, nella competizione internazionale
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Il continuo trionfo del franco fabbrica in Italia: perché e cosa fare
DETTAGLI
Chairman: Marco Comelli, Principal Consultant, Studio Comelli
Intervento introduttivo
Marco Migliorelli, Vice Presidente, Confetra
Che cos’è l’economicismo e perché non possiamo permettercelo
Federico Petroni, Analista geopolitico, Limes
Un esempio di sistema integrato: la Cina nel Mediterraneo
Renzo Cavalieri, Of Counsel, BonelliErede Studio Legale
Titolo TBD
Marcello Minenna, Direttore, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
La logistica italiana: un futuro da schiavi? Manifattura e logistica nel Nord Italia: analisi dei comportamenti logistici e commerciali prevalenti e dei conseguenti rischi sistemici per i servizi legati al trasporto internazionale
Silvio Ferrando, Marketing Unit, Ports of Genoa
L’iniziativa “il miglio mancante”: Promos Italia e Ports of Genoa affiancano le PMI per la diffusione dell’ innovazione logistica
Pietro Costa, Promos Italia
La presenza dei vettori nazionali negli scambi internazionali
Enrico Pastori, Partner, TRT Trasporti e Territorio
Controllo e autonomia della logistica in Italia
Sergio Bologna, Presidente, AIOM
Il nuovo paradigma portuale
Zeno D’Agostino, Presidente, AdSP Mare Adriatico Orientale
Il ruolo dei Porti nella Logistica
Sergio Prete, Presidente, AdSP Mar Ionio
La dinamica del settore terminalistico portuale
Luca Becce, Presidente, Assiterminal
Una logistica europea efficiente per un’industria italiana più competitiva
Marco Spinedi, Presidente, Interporto Bologna
Conclusioni di governance politica
Gianni Pietro Girotto, Presidente 10a Commissione Industria Commercio Turismo, Senato della Repubblica
Bologna Sergio
Controllo e autonomia della logistica in Italia
In un paese privo di politica industriale e caratterizzato da imprese di piccola dimensione è difficile pensare che ci possa essere un grado elevato di sovranità logistica. Invece di lamentarci per l’uso eccessivo del franco fabbrica guardiamo al bicchiere mezzo pieno: le analisi dell’Osservatorio sulla contract logistics del Politecnico di Milano dimostrano che i rapporti tra committenti e fornitori di servizi si stanno facendo più solidi e con un maggior grado di integrazione.
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Presidente
Bologna Sergio
AIOM
Girotto Gianni Pietro
Conclusioni di governance politica sessione Chi controlla la logistica italiana e perché dovrebbe interessare all’industria (e alla politica)
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Biografia
Trevisano di nascita e romano di adozione dal 2013, quando è eletto al Senato della Repubblica con il Movimento 5 Stelle, per poi diventare (2018) Presidente della 10a Commissione Industria, Commercio, Turismo. Iscritto a numerose associazioni etico-solidali, ambientali e di volontariato, è vegano per coerenza e, sempre per coerenza, ha abbandonato le fossili preferendo cooperative ad azionariato popolare per la fornitura di energia elettrica proveniente da FER. In Senato sta portando avanti numerose attività e iniziative su rinnovabili ed efficienza energetica, Autoconsumo e Comunità energetiche, mobilità sostenibile.
Presidente 10a Commissione Industria Commercio Turismo
Girotto Gianni Pietro
Senato della Repubblica
Migliorelli Marco
Introduzione sessione Chi controlla la logistica Italiana e perché dovrebbe interessare all’industria (e alla politica)
Per rispondere alla domanda “chi controlla la logistica italiana?” descrivo i principali campi logistici e i vantaggi conseguenti al controllo della logistica in termini di occupazione, pil e reddito. Valuto le condizioni di disagio che affronta l’industria logistica nazionale nel promuovere se stessa e propongo soluzioni di crescita. Analizzo l’uso prevalente della clausola EXW nelle compravendite internazionali, principale indiziato per l’outsourcing logistico, evidenziandone i limiti rispetto ad altre condizioni contrattuali che si adattano meglio al mercato e consentirebbero il controllo della logistica con tutti i conseguenti vantaggi.
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Biografia
Marco Migliorelli è nato a Ravenna il 3 Luglio 1960 e si è diplomato al liceo Scientifico A.Oriani. Laureatosi all’Università degli studi di Macerata in Giurisprudenza. Ottiene le qualifiche di: (i) Avvocato con abilitazione ottenuta a Bologna(ii) Docente di discipline giuridiche ed economiche per concorso a cattedre, (iii) Spedizioniere doganale iscritto all’albo. Attualmente è dirigente e quotista della Viglienzone Adriatica S.r.L, vicepresidente di CONFETRA e membro del consiglio direttivo di Fedespedi, presidente della commissione porto presso la Camera di Commercio di Ravenna.
Vice Presidente
Migliorelli Marco
Confetra
Paudice Claudio
Chairman sessione Chi controlla la logistica italiana e perché dovrebbe interessare all’industria (e alla politica)
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Biografia
Giornalista di HuffPost dal 2014, si occupa di economia, politica, logistica e concorrenza. In passato ha scritto per Repubblica Inchieste e per l’agenzia di stampa AdnKronos.
Giornalista
Paudice Claudio
Huffington Post
Petroni Federico
Che cos’è l’economicismo e perché non possiamo permettercelo
Uno dei gravi difetti culturali del nostro paese è ritenere che la storia sia finita, che non ci riguardi, che la competizione fra potenze sia soltanto economica. Questa mentalità ha radici storiche, demografiche e strategiche, è comune a tutti i paesi che come quelli europei non devono occuparsi della loro sicurezza perché inseriti nella sfera d’influenza degli Stati Uniti. Però è inadatta a sopravvivere nel mondo odierno, assai più confuso e magmatico di quello della guerra fredda, dove gli schieramenti erano chiari e con essi le responsabilità. A maggior ragione per un paese di frontiera come l’Italia, i cui approvvigionamenti dipendono dal mare e che esiste in un Mediterraneo sempre più affollato e instabile. Per invertire la rotta occorre, fra le altre cose, fare investimenti solo apparentemente antieconomici.
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Biografia
Lavora dal 2012 a Limes, per la quale si occupa di Stati Uniti, Nato, Francia e Artico. Coordinatore didattico della Scuola di Limes. Presidente dell’associazione culturale bolognese Geopolis.
Analista geopolitico
Petroni Federico
Limes
Prete Sergio
Il ruolo dei Porti nella Logistica
Il Porto non può essere considerato come una infrastruttura a se stante ma come il nodo, probabilmente più importante, dell’intera filiera logistica. E’ necessario adeguare e potenziare i collegamenti intermodali così come occorre favorire l’insediamento o l’ampliamento di attività logistiche e produttive nelle aree retroportuali. I Porti dovrebbero garantire, ove possibile, una polifunzionalità di attività ed il rispetto delle regole della concorrenza intraportuale.
Presidente
Prete Sergio
AdSP Mar Ionio
Spinedi Marco
Una logistica europea efficiente per un’industria italiana più competitiva
È necessaria una logistica europea costituita anche da imprese italiane in grado di garantire la competitività dell’apparato industriale ed agricolo italiano nella competizione globale.
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Biografia
Marco Spinedi si è laureato in Scienze politiche a Bologna, specializzato all’ISTAO di Ancona ed all’Università di San Francisco (USA). Ha lavorato come consulente a Nomisma – Società di Ricerche Economiche Spa ed alla FAO ed insegnato a Scienze Politiche a Forlì. Dal 2008 al 2012 membro del CdA di FER – Ferrovie Emilia Romagna e dal 2015 del CdA di Interporto Bologna Spa, di cui è presidente dal febbraio 2016. Autore di oltre 100 pubblicazioni ed articoli sull’economia e la politica dei trasporti.
Presidente
Spinedi Marco
Interporto Bologna