MARTEDÌ 9 MARZO
11.00 - 12.30
Conferenza in streaming
Il sistema logistico-industriale italiano al 2030 visto attraverso la lente della Next Generation EU
Priorità degli interventi, rapidità di esecuzione, intermodalità, interfaccia con le reti europee e integrazione con i cluster industriali.
L’Italia, viste le condizioni economiche e di bilancio, ha adottato per l’allocazione delle possibili risorse del Recovery Plan la strategia di sostituire i fondi europei alle allocazioni di bilancio per la realizzazione di opere già autorizzate. Questo spinge a prevedere che la forma del sistema infrastrutturale e logistico italiano al 2030 sarà determinata da quanto avviato nei prossimi mesi. Di fronte a questa realtà, che dipinge l’Italia come la nazione che sarà più condizionata dalle scelte europee della Next Generation EU, è il momento di chiedersi se gli investimenti saranno effettivamente realizzabili nei tempi imposti dalla UE, se saranno utili all’affermazione dell’intermodalità, se favoriranno la connessione con le reti europee e se consentiranno l’integrazione dei e tra i cluster industriali.
MAIN TOPICS
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Cosa prevede il programma italiano per l’utilizzo dei fondi del Recovery Plan
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Cosa resta fuori e che probabilità ha di essere finanziato
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Le regole di utilizzo dei fondi e I rischi connessi alla non conformità: fare in fretta e fare bene
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Altri fondi, altre opere
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Che fine ha fatto il Modello Genova?
DETTAGLI
Chairman: Roberto Capobianco, Presidente, Conflavoro PMI
Titolo TBD
Pino Musolino, Presidente, AdSP Mar Tirreno Centro Settentrionale
La logistica come moltiplicatore di valore nell’economia italiana
Nereo Paolo Marcucci, Past President, Confetra
La strategia logistica di F2i Holding Portuale spa
Umberto Masucci, Presidente, F2i Holding Portuale
Misure e riforme per attuare l’ordinamento europeo attraverso il Next Generation EU nel campo delle infrastrutture e dei trasporti
Maurizio Maresca, Professore Ordinario di diritto dell’Unione europea, Università degli Studi di Udine
La centralità del ruolo delle Zone Economiche Speciali e delle Zone Logistiche Semplificate per un effettivo rilancio della competitività del sistema logistico-industriale italiano: opportunità e sfide da cogliere nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Maurizio D’Amico, Presidency Cabinet, The World Free & Special Economic Zones Federation – FEMOZA
La logistica e la filiera del GNL nello sviluppo del Piano nazionale di Resistenza e Resilienza
Andrea Arzà, Presidente, Assogasliquidi-Federchimica
Terminal intermodale di Padova: gestione sostenibile e progetti di automazione
Roberto Tosetto, Direttore Generale, Interporto Padova
Infrastrutture e logistica: le opportunità da cogliere con la Next Generation EU
Marco Lenti, Studio Legale Mordiglia S
Soluzioni Uretek per il sistema portuale
Fabio Sartori, Business Development Manager, Uretek
Cosa prevede il programma italiano per l’utilizzo dei fondi del Recovery Plan
Giuseppe Pasquale Roberto Catalano, Coordinatore della Struttura Tecnica di Missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Arzà Andrea
La logistica e la filiera del GNL nello sviluppo del Piano nazionale di Resistenza e Resilienza
Il Settore del GNL rappresenta un esempio virtuoso di filiera energetica che a pieno titolo dovrebbe rientrare nelle linee definite nel PNRR. L’attuale testo del Piano invece prevede per il GNL solo interventi molto puntuali e mirati (utilizzo e sostegno all’acquisto di autobus e traghetti a GNL), non considerando che senza misure che coprano l’intera filiera e la conseguente logistica, soprattutto dal punto di vista dello sviluppo delle infrastrutture di approvvigionamento, risulterà molto complesso raggiungere gli obiettivi di penetrazione del GNL anche nel trasporto pubblico locale. Anche per supportare tali specifiche misure è quindi necessario che il Piano venga implementato in maniera consistente attraverso una linea progettuale specifica e completa sul GNL nell’ottica di dare sostegno agli investimenti in grado di rappresentare un volano non solo per il settore specifico, ma anche per quello della cantieristica navale e del turismo.
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Biografia
Andrea Arzà è Amministratore Delegato di Liquigas dal 2014. Dalla fine del 2016 è membro della Giunta di Federchimica. Ha ricoperto in Liquigas diverse cariche a livello nazionale ed internazionale, sin dal suo ingresso nel 1987 in Novogas (società che, dopo l’acquisizione dell’azienda di Stato Liquipibigas, ha assunto la denominazione di Liquigas), conseguendo nel corso degli anni una profonda esperienza nel settore di riferimento. Inoltre, Andrea Arzà ha svolto importanti incarichi dirigenziali, spesso oltre i confini nazionali.
Andrea Arzà ricopre numerose cariche nei Consigli di Amministrazione delle principali Consociate del Gruppo Liquigas, in Italia e all’estero.
È Amministratore Delegato, Consigliere e Vicepresidente di BIMGAS Spa e Presidente del Board di BUTANPLIN DD Slovenia e di LIQUIVEX d.o.o. (Bosnia). È inoltre Vice Presidente di Costiero Gas Livorno SpA. È Consigliere nei Cda IPEM Spa, ENERGO Servizi srl, GASCO ENERGY Ltd, LIQUIGAS VALTELLINA srl e Consigliere Delegato di LIQUIGAS MALTA Ltd.
A dicembre 2019, l’Assemblea di Assogasliquidi – Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto distribuzione gas liquefatti (GPL e GNL) per uso combustione e autotrazione e le imprese che costruiscono attrezzature ed impianti o che forniscono servizi attinenti al settore – ha confermato Andrea Arzà come Presidente. Arzà deteneva la carica ad interim dal luglio 2019, in precedenza è stato Vicepresidente e Presidente Gruppo combustione dal 2018.
Capobianco Roberto
Chairman sessione Il sistema logistico-industriale italiano al 2030 visto attraverso la lente della Next Generation EU
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Biografia
Roberto Capobianco (Matera, 1981) avvia la propria carriera imprenditoriale giovanissimo, in Toscana. A Lucca costituisce, infatti, la sua prima azienda nel 2003, un debutto vincente al quale seguono altre tre imprese nei campi della consulenza, sicurezza sul lavoro e informatica. Nel 2010 fonda Conflavoro PMI, un’associazione datoriale capace da subito di distinguersi tanto da arrivare, oggi, a rappresentare oltre 72 mila imprese ai Tavoli di lavoro istituzionali di ogni livello, sia nazionale sia comunitario.
Catalano Giuseppe Pasquale Roberto
Cosa prevede il programma italiano per l’utilizzo dei fondi del Recovery Plan
L’intervento ha la finalità di illustrare le strategie del PNRR nell’ambito della Pianificazione strategica di Italia Veloce con particolare riferimento alla logistica, aspetto fondamentale per la resilienza e la crescita del sistema economico in una prospettiva di sostenibilità. In questo ambito si approfondiranno la prospettiva di digitalizzazione e semplificazione delle procedure insieme agli investimenti nel settore portuale, in quello ferroviario con particolare riferimento ai collegamenti di ultimo miglio con porti e aeroporti.
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Biografia
Dal 2012 è professore ordinario presso la Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica di Sapienza Università di Roma dove insegna Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche ed Economia ed Organizzazione Aziendale.
Principali attività di ricerca : economia dell’istruzione, spending review delle attività e dei progetti pubblici e dell’intervento pubblico nel settore delle infrastrutture e dei trasporti in particolare di livelli di governo, strumenti e criteri per il finanziamento del trasporto pubblico locale (TPL), definizione di metodologie per la determinazione del costo standard nel TPL, programmazione e valutazione degli investimenti pubblici e analisi dei costi delle infrastrutture di trasporto e del loro esercizio.
Alla Struttura Tecnica di Missione del MIT come Esperto dal settembre 2015 e poi come Coordinatore fino al 30 giugno 2018 e nuovamente in carica dal 4 ottobre 2019.
Componente della Commissione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nominata con D.M. n° 2 del 4/01/2021, per la definizione del quadro normativo in relazione agli aspetti economici-finanziari del trasporto pubblico locale e criteri uniformi per la ripartizione dei contributi statali” (federalismo fiscale).
D’Amico Maurizio
La centralità del ruolo delle Zone Economiche Speciali e delle Zone Logistiche Semplificate per un effettivo rilancio della competitività del sistema logistico-industriale italiano: opportunità e sfide da cogliere nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il rilancio della competitività del sistema logistico-industriale nazionale dipende necessariamente da un deciso cambio di strategia su ZES e ZLS, anche con l’obiettivo della difesa dell’economia del Sistema Paese. Ma ciò richiede che l’attenzione governativa su tali strumenti debba decisamente aumentare, anche attribuendo ad essi un maggior rilievo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Infatti le strategie imperniate su best practices adottate nelle «zone franche d’eccezione», soprattutto se ZES, sono suggerite da diversi organismi internazionali tra i principali fattori da inserire in qualsiasi programma governativo diretto ad accelerare sia la ripresa del settore economico e produttivo in un’ottica ecosostenibile, sia la diversificazione economica nella fase post COVID-19.
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Biografia
Avvocato specializzato in Diritto dell’Unione Europea presso il Collegio Europeo di Parma, con esperienza presso la Commissione LIBE del Parlamento Europeo. Quadro presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale. E’ Membro del Presidency Cabinet della Federazione Mondiale delle Zone Franche e delle Zone Economiche Speciali (FEMOZA), in cui è già stato Segretario Generale dell’Advisory Board e Membro dell’Executive Board. Nel 2016, in qualità di esperto a supporto dell’Ufficio di Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato membro del Gruppo di Lavoro interistituzionale sulle ZES coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2020 è stato relatore in Audizione presso l’Ufficio di Presidenza della Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame del DDL per l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia. E’ stato docente a contratto in diritto internazionale pubblico, diritto dell’Unione Europea e diritto dei trasporti presso l’ “ITS – Fondazione G. Caboto”. Autore di numerosi articoli e saggi editi da riviste specializzate, ha pubblicato nel 2017 l’ebook “Le Zone Economiche Speciali. Una straordinaria opportunità per il rilancio dell’economia in Italia”, e nel 2018 l’ebook “Special Economic Zones: the new functional evolution in the world“. Relatore, in Italia e all’estero, in numerose conferenze, seminari, tavole rotonde, nonché in numerosi webinar.
Marcucci Nereo Paolo
La logistica come moltiplicatore di valore nell’economia italiana
La Banca d’Italia nel settembre 2020 rilevò che l’eterogeneità dei progetti tra i quali ripartire le risorse disponibili NGEU avrebbe dovuto suggerire di tenere in massimo conto dei moltiplicatori e quindi, seppur su base di evidenza empirica, dello stimolo più elevato alla crescita che i diversi settori dell’economia avrebbero potuto dare.
Il testo conosciuto del PNRR risponde a quell’invito pressante della banca d’Italia
Una logistica competitiva garantisce il “sistema circolatorio” dell’economia reale rappresentando uno stimolo più elevato di altri alla crescita soprattutto in un’ottica di re-shoring manifatturiero. Sempre che vi sia una governance adeguata ed sistema di controlli “feroce”. Da tutto questo dipende l’Italia del 2030.
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Biografia
Incarichi e Cariche Istituzionali attuali:
- Componente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (2^ consiliatura)
- Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal 1999
- Past President Confetra
Incarichi professionali attuali
- Presidente del Consiglio di Amministrazione di Piombino Industrie Marittime s.r.l.
- Amministratore Delegato Neri Depositi Costieri, Livorno S.p.A.
Masucci Umberto
La strategia logistica di F2i Holding Portuale spa
Sartori Fabio
Soluzioni Uretek per il sistema portuale
Soluzioni Uretek referenziate, appositamente sviluppate per il sistema portuale, al servizio di progettisti ed esperti in ingegneria marittima e fluviale, operatori terminalisti, logistici ed intermodali.
Forniamo consulenza, co-progettazione ed esecuzione lavori quando si verificano problematiche di portanza, planarità, impermeabilizzazioni e ripristini murari.
Interveniamo quando sono necessari:
- Aumenti o recuperi di portanza di Banchine, Moli, Rotaie ed Opere Civili;
- Messa in sicurezza, impermeabilizzazioni ed aumento portanza di Opere Murarie, Bacini di carenaggio, Moli e Strutture.
Attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative uniche e brevettate che sono rapide e conservative ripristiniamo le strutture senza interferire con la vita e l’attività delle persone.
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Biografia
Sviluppo e coltivo relazioni professionali per fornire soluzioni adeguate e rapportate alle persone con le quali collaboro.
Nella mansione di global Business Development Manager mi occupo di individuare e creare nuove opportunità di business in ambito infrastrutture e grandi opere, di individuare nuovi clienti direzionali, di fidelizzare studi di progettazione e, infine, sviluppare nuovi mercati esteri.
L’esperienza nel ruolo di Product Manager Specialist, mi ha trasmesso la necessità di conoscere nel dettaglio gli argomenti, per offrire soluzioni su misura realmente vantaggiose.
Tosetto Roberto
Terminal intermodale di Padova: gestione sostenibile e progetti di automazione
Durante l’intervento verranno declinate le iniziative facenti parte della roadmap all’automazione e alla sostenibilità di Interporto Padova, anche grazie ai fondi stanziati dalla Commissione Europea e il Ministro dei Trasporti.
I NUMERI DEL TRAFFICO 2020 DI INTERPORTO PADOVA
Unità di carico intermodali movimentate nel sistema terminalistico: 360.580 TEU con aumento del 13,75% rispetto all’anno precedente (2019).
Numero di treni merci che arrivano e partono da Padova Interporto: 7.180 nel 2020.
Principali porti e località connesse via ferrovia: La Spezia, Genova, Livorno, Trieste, Capodistria, Milano, Bari, Catania, Rivalta Scrivia, Germania (Colonia), Olanda (Geleen).